novitainlibreria.it ha intervistato Michele Cirillo, autore de Il Signore della Furia, primo capitolo della saga fantasy Cronache dell’Equilibrio

Michele Cirillo è l’autore de Il Signore della Furia, primo capitolo della saga Fantasy Cronache dell’Equilibrio, un progetto editoriale di Bookabook che ha raggiunto l’ambizioso e lusinghiero obiettivo della pubblicazione: in occasione dell’uscita ufficiale del romanzo novitainlibreria.it lo ha intervistato.

Come è nata l’idea per scrivere Cronache dell’Equilibrio?

Cronache dell’Equilibrio nasce da una semplice domanda: se avessi un figlio, cosa vorrei trasmettergli per aiutarlo a vivere serenamente e realizzare la vita che desidera? Ho deciso di rispondere a queste domande raccontando una storia nella quale  inserire contenuti attinti da diverse discipline e li ho uniti allo stile, perfetto per questo progetto, della narrazione fantasy., in modo da ottenere un racconto avvincente e non un saggio.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Aperto. Sono curioso di sapere cosa hanno gradito del libro e cosa no, e soprattutto sono desideroso di ascoltare la loro esperienza e sapere se hanno tratto dal libro anche solo uno spunto per migliorare le loro vite.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Ho intrapreso la scrittura una decina di anni fa, al termine, probabilmente, di una fase della mia esistenza in cui mi sono sentito pronto per un figlio e per trasmettere, a lui e a tutti, le conoscenze contenute nel libro.

Come ti descriveresti, come lettore?

Onnivoro, assiduo, curioso.

Cos’è la lettura, per te?

Per me la lettura è un mezzo per apprendere e per viaggiare con la fantasia in altri mondi ed epoche: un libro per me non è un oggetto, ma un’esperienza.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Fondamentale: senza internet e le reti sociali uno scrittore indipendente o all’esordio avrebbe ben poche possibilità di far conoscere il proprio lavoro e arrivare al pubblico. Non solo: i canali sociali danno anche modo allo scrittore di rimanere in contatto col pubblico e i suoi lettori, in un rapporto costante e durevole di confronto e arricchimento.