NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Medin Bonichini (Azalea Aylen) autrice del romanzo Gli infiniti passi dell’anima

Gli infiniti passi dell' anima

NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Medin Bonichini (Azalea Aylen), l’autrice del romanzo fantasy Gli infiniti passi dell’anima, di recente pubblicato dalla casa editrice Carpa Koi.

 

Parlaci di te: una piccola biografia.

 

Medin

 

Mi chiamo Medin Bonichini, sono nata a Ostiglia – vicino Mantova, città dove vivo attualmente con mio figlio – e ho sempre sognato di diventare scrittrice; avrei tanto voluto studiare, fin da piccola pensavo che fosse importante, ma purtroppo sono stata una bambina sfortunata, perché questo mio sogno non è stato preso in considerazione, anzi mi hanno proprio bloccata nel farlo e io mi sono portata con me l’amarezza di accontentarmi nella vita.

Quando, però, senti dentro di te che puoi dare molto di più e puoi diventare ciò che desideri, nulla ti può fermare,  nemmeno gli anni che sono passati possono metterti un muro, perché io quel muro l’ho superato e ho deciso che, attraverso lo studio, diventerò ciò che era scritto nel mio destino. Ora infatti sto studiando per prendere il diploma: sono ripartita da zero, con tutta la mia caparbietà, con tutta la mia passione e sono arrivata a scrivere il mio primo romanzo.

 

Hai usato uno pseudonimo, come mai?

L’idea mi è venuta mentre frequentavo un corso di scrittura e non so bene il perché, ma sentivo che la mia storia doveva descriverla un’altra persona;  Azalea Aylen ha raccontato questa mia vita con occhi diversi, perché Gli infiniti passi dell’anima è un fantasy, ma racconta qualcosa che è successo veramente. Azalea ha trasformato questa storia in un romanzo che cattura la mente di chi la legge.

 

 

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

La passione per la scrittura l’ho sentita fin da piccola; mentre vivevo le mie prime esperienze sognavo a occhi aperti e mi inventano storie nella mia testa:  mi capitava di guardare una casa abbandonata e immaginavo quella struttura cadente ai suoi tempi migliori, bella e abitata. Quella casa era distrutta, ma io ci vedevo vita e cercavo di carpire i dettagli per poi scrivere mille fogli su quelle mie sensazioni.

Ho sempre amato scrivere, soprattutto in compagnia di mia nonna Lina, perché lei era l’unica che non mi giudicava. Lei è stata sempre dalla mia parte e lei ne era certa che io, con tutta la mia forza, sarei diventata la persona che volevo.

Per me la scrittura è un sentimento che esce dal cuore, la mente che viaggia per arrivare a quella storia impressa in un foglio,

incancellabile: scrivere è qualcosa di terapeutico, uno specchio per guardarsi dentro, percepire le emozioni e dare un senso alla mia vita.

 

Parlaci del tuo  libro: Com’è nata l’idea?

 

 

Gli infiniti passi dell’anima racconta una storia vera, nei toni del fantasy, ambientata in luoghi e tempi diversi (Barcellona, Mantova, Buenos Aires) che ho scelto perché trovo affascinanti i luoghi ricchi di storia. Con questo romanzo ho unito esoterismo, credenze, paure, amore e la voglia di credere che la vita è un dono prezioso e tutti noi dovremmo renderla fantastica

 

 

Hai iniziato una nuova opera?

Certo! Una scrittrice non si ferma mai…

Devi sapere che non avevo ancora finito “Gli infiniti passi dell’anima”, che la mia mente era già in movimento, per quello che è il mio secondo libro. Il prossimo che voglio pubblicare.

Il titolo di questo mio secondo lavoro è; Il guardiano delle catacombe.

Siamo ad Odessa negli anni della seconda guerra mondiale,  un’epoca che non dobbiamo dimenticare.  La storia è importante, anche la più tragica, perché deve insegnarci a quanto sia importante la vita, quella vita che hanno perso, in quel periodo, milioni di persone innocenti.  È come se fosse un omaggio, un ricordo indelebile per tutta quella sofferenza.

Il protagonista è un ebreo e la sua cultura la fa da padrone perché tutto parla di ebraismo, i luoghi, la religione, il culto e i loro miti, ma è un Fantasy pazzesco che vi piacerà, perché vi porterà all’interno delle catacombe, facendovi conoscere personaggi fantastici.

 

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Devo dire che il mio primo romanzo mi ha portata a conoscere un sacco di gente nuova e molte di quelle che già mi conoscevano hanno cambiato opinione su di me, dopo l’uscita del mio libro. Mi piace l’idea che i lettori possano conoscermi attraverso ciò che scrivo e apprezzino il mio vero io.

 

E con la letteratura?

Penso che una brava scrittrice, prima di essere tale, deve avere un bagaglio di letteratura alle spalle. Conoscere la nostra letteratura ci permette di conoscere e amare di più il nostro bellissimo paese.

Credo sia necessario trasmettere la passione per la letteratura, la conoscenza di testi che resteranno sempre vivi, nonostante il tempo che passa: da Dante a Leopardi a D’Annunzio.

 

 

Come ti descriveresti, come lettrice?

Ho un bellissimo rapporto con la lettura, leggo molto e finito un libro, non faccio in tempo a chiuderlo che ne ho già iniziato un altro. Sono assetata di conoscenza, i libri salvano dall’ignoranza, leggere apre la mente.

Il mio genere preferito sono i gialli, infatti, anche nel mio primo romanzo, come nel secondo che sto scrivendo, c’è un tocco di suspense e di mistero.

 

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Penso che la tecnologia sia uno strumento importante, visto il pubblico raggiunto dalle reti sociali.

Io ho deciso di affidarmi a un’ottima casa editrice come Carpa Koi che mi ha aiutata a entrare in questo mondo, consigliandomi un sacco di strategie e con il passa parola, sistema fondamentale per far conoscere un buon libro che non abbia alla spalle un colosso del settore.

 

 

 

 

 

 

 

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