novitainlibreria.it ha intervistato Luca Viozzi, autore di Delitto Sotto Le Torri

Luca Viozzi è l’esordiente autore di  Delitto Sotto Le Torri (Giaconi Editore, 2021) un’appassionante giallo ambientato tra le rue di Ascoli Piceno alla ricerca della risoluzione di un complicato caso di omicidio. Novità in libreria l’ha intervistato.

Come hai avuto l’ispirazione per un giallo ambientato a Ascoli Piceno?

Il territorio di Ascoli e San Benedetto del Tronto è un luogo eccezionale, pieno di fascino e mistero: in particolare il romanzo prende spunto da un fatto realmente accaduto, una storia vera che ho visto da molto vicino, e questo mi ha spinto a scrivere.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

Mio nonno era commissario di polizia a San Benedetto del Tronto e in casa aveva  un’imponente scrivania in mogano con tre cassetti che ho sempre visto ma dopo la morte di mio nonno ho cercato le chiavi, che erano nascoste, per aprirli e ho trovato dei documenti che contenevano un elenco di nomi, cifre e strani simboli.

Ho tentato di rintracciare le persone della lista. Da qui ho scritto il romanzo. E poi Anna Caferri, una mia studentessa, ha scritto la quarta di copertina.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Ricevo molti messaggi su Instagram e Facebook, alcuni lettori pubblicano foto con il mio libro ed è molto emozionante sapere che   il mio libro ormai non mi appartiene più ma è di ogni lettore: quando parlo con loro parliamo con loro  della trama e dei personaggi mi accorgo che ognuno ha qualcosa di nuovo da aggiungere a cui io magari non avevo pensato. Dico sempre che il libro è più colto dell’autore che lo ha scritto.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

La mia passione ha radici profonde e risale all’infanzia: mia madre è professoressa di italiano e a casa ho sempre respirato libri; Delitto Sotto Le Torri  è frutto di anni di ricerche su una storia complicata, misteriosa ed affascinante.  Ho provato solo a fermarla sulla carta ma già avevo tutto nella testa.

Quali sono i tuoi modelli letterari? A quali libri o scrittori/scrittrici senti di poterti ispirare?

Sono uno scrittore esordiente e ho ancora molto da imparare: come autori mi piacciono molto  Giorgio Faletti, Umberto Eco e Dan Brown. Non so se posso dire di ispirarmi a loro che sono grandi scrittori però hanno uno stile in cui mi rivedo.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

Con passione e dedizione si possono fare tante cose nella vita: io sono insegnante e ingegnere e la mia famiglia mi sostiene in questa avventura, perché senza di loro non sarei riuscito a portarla a termine. 

Come ti descriveresti, come lettore?

Sono un divoratore seriale di libri, in particolare thriller e psicologici,  ma soprattutto sono un uomo  molto curioso e allora mi piace spesso documentarmi in profondità sui dettagli. E’ una sorta di mania.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?

Grazie a  Simone Giaconi, il mio editore, che conoscevo di fama perché la sua casa editrice (Giaconi Editore) è molto conosciuta e apprezzata nelle Marche. E’ un professionista serio e un uomo eccezionale; gli ho inviato il manoscritto un po’ per gioco anche se l’ho corteggiato parecchio.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Le reti sociali aiutano molto nella comunicazione e nel contatto con i lettori.