novitainlibreria.it ha intervistato la scrittrice Michela Bellini
Michela Bellini è autrice delle raccolte di versi e racconti Tempo Variabile (Bulzoni Editore, 2001), Foglie Sparse (Ed. Tracce 2004), L’ultima Collana (Oedipus, 2004); per Gedi Editore ha pubblicato Io E Il Mostro (Gedi, 2015) e Succede(Gedi2015); su Amazon ha auto-pubblicato Diario Ai tempi Del Corona – cronaca semiseria di un incubo e la sua ultima fatica è il romanzo giallo di ambientazione milanese Il Passato Dietro L’Angolo (Frilli, 2021). La nostra redazione l’ha incontrata e intervistata.
Come è nata l’idea alla base de Il Passato Dietro L’Angolo ?
Ho una grande passione per la narrativa e volevo sperimentare cose nuove: avevo da tempo voglia di scrivere un romanzo e scrivendo la storia è nata, ha preso forma e coerenza.
Sei felice di come i lettori abbiano recepito questo esperimento?
I lettori finora mi hanno dato grandi soddisfazioni, sia per le mie pubblicazioni precedenti che per questo nuovo romanzo giallo. Sta piacendo molto e tanti l’hanno letto tutto d’un fiato.
Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?
Si scrive di ciò che si conosce e nelle storie entrano parti di esperienze personali o di quelle di amici, familiari e colleghi e persino storie di cui si è solo sentito parlare. Quindi nei personaggi e nelle vicende c’è anche qualcosa di me, ma non solo e le situazioni non sono reali né vissute.
Quando hai deciso di diventare una scrittrice?
Non ho deciso, è una cosa che viene da sé; scrivere è proprio una necessità mentre la consapevolezza di essere scrittrice ha avuto bisogno di più tempo.
Qual è il tuo rapporto con la lettura? Le tue letture hanno influenzato il tuo modo di scrivere?
Ho letto moltissimo, dai classici ai moderni e anche molti autori stranieri, spesso in lingua originale e penso che tutte queste letture abbiano lasciato delle tracce e mi abbiano condotto alla mia ricerca, già presente nella poesia, di uno stile sobrio e semplice, di facile comprensione ed essenziale, che si articola in frasi brevi e in un ritmo scandito.
Quali autori senti più importanti?
Tra i classici Verga, Pirandello e Moravia e tra gli stranieri soprattutto Carver.
E’ facile conciliare l’attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?
E’ sempre difficile trovare il momento “libero” per scrivere, però prima o poi riesco. Certo, magari si fanno altre cose sempre con la testa al libro o alla poesia in “gestazione”, perché si scrive anche pensando.
Come ti descriveresti, come lettrice?
Sono una lettrice appassionata e i libri sono sicuramente tra i miei amici più cari!
Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo ultimo libro?
Fratelli Frilli Editori è una nota casa editrice di Genova specializzata in gialli di ambientazione italiana: quando ho capito che il mio romanzo sarebbe stato un giallo, ho subito pensato di proporlo a loro e ho mandato il manoscritto che è piaciuto ed è stato accettato ma la pubblicazione è stata ritardata dall’avvento della pandemia.
Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?
Sono senz’altro molto importanti e una buona comunicazione è essenziale.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto scrivendo un altro giallo psicologico e scrivo sempre poesie, perché una volta cominciato non smetti mai: sto valutando di proporre una silloge a qualche editore.
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