novitainlibreria.it ha intervistato Francesca Ceccherini, autrice di Non Voglio Morire
Francesca Ceccherini, psicoterapeuta toscana con un passato da giornalista free-lance per testate come Paese Sera e La Città, ha appena pubblicato Non Voglio Morire (Porto Seguro, 2021) il suo primo romanzo, in buona parte autobiografico, nel quale racconta la storia di Chiara una ragazzina che lotta tenacemente per uscire da una situazione di indigenza, fisica e psicologia e realizzare il suo più grande desiderio: studiare e laurearsi.
Novità in libreria l’ha intervistata per voi.
Da dove nasce l’idea alla base di Non Voglio Morire?
Dal desiderio di lasciare una testimonianza alle figlie e ai nipoti che conoscevano poco della mia vita precedente; una volta pensionata ho deciso di raccontarla in questo libro.
Potresti dirci, in breve, di cosa tratta?
E’ la storia di Chiara e Sofia, parla di amore, solidarietà, amicizia, comprensione e perdono.
Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali, nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?
In questo primo libro c’è tutto di me, una vita raccontata fedelmente e quasi integralmente.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?
È troppo presto per dirlo ma il riscontro che ho avuto dalle persone che conosco è stato molto soddisfacente e mi ha perfino commossa. Recentemente, aiutata da un consulente amico, ho iniziato a pubblicizzarlo in diversi canali sociali, trovando una miniera di risposte preziose.
Quando e perché hai deciso di diventare una scrittrice?
Da piccola inventavo e raccontavo storie, disponevo di una discreta fantasia e forse è nato in quel periodo il mio sogno di scrivere, che non ho potuto realizzare perché avevo altre priorità; quando ho deciso di andare in pensione ho anche deciso di realizzare, finalmente, il mio vecchio desiderio.
Quali sono i tuoi modelli letterari?
Leggo i libri gialli e polizieschi perché amo le atmosfere misteriose e ho cercato di metterle anche nel mio libro.
Che tipo di lettrice sei?
Una lettrice “bulimica”, velocissima. In vacanza riesco a leggere un libro al giorno.
E’ difficile scrivere libri in un momento così particolare?
Direi che in questo periodo della mia vita è l’ideale, perché non mi fa pesare il fatto di non poter viaggiare, altra cosa che amo.
Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?
Pensavo che trovare un editore disponibile a prendermi in considerazione sarebbe stato impossibile e, in realtà, non sapevo nemmeno da dove iniziare: fu un amico, anche lui scrittore esordiente, a consigliarmi l’editore Porto Seguro, che ha poi pubblicato il mio libro. Una casa editrice fatta di persone professionali, precise e disponibili, mi trovo bene con loro.
Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?
Personalmente non ho altri modi per poter pubblicizzare il mio libro, quindi ritengo preziose, essenziali ed economiche le reti sociali e la moderna tecnologia che abbiamo oggi a disposizione.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Se manterrò la lucidità della mente, data la mia veneranda età, continuerò a scrivere: mi piacerebbe portare avanti le vicende dei personaggi di Non Voglio Morire, ho già consegnato all’editore un nuovo libro.
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