NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Domenico Corna, autore di Nuvole al tramonto

 

 

 

Parlaci di te: una piccola biografia

 Fin da giovane, a Bergamo, ho coltivato la passione per la musica e ho iniziato scrivendo canzoni: in seguito, mi sono avvicinato al mondo delle radio libere e ho fondato Radio Escondida, specializzata nella  musica d’autore italiana, country americana e canadese.

Ho collaborato con alcune testate giornalistiche, scrivendo articoli riguardanti la tecnologia digitale. Scrittore dal 1995, la mia anima letteraria si esprime in romanzi conditi da elementi di genere psicologico, fantasy, favolistici, e nella poesia.

 

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Io credo che ogni scrittore pianifichi in anticipo il racconto ma io, al contrario, non seguo regole. Più la mente è vuota, più è pronta ad accogliere; più che uno scrittore amo definirmi il primo lettore dei miei lavori.

 

Parlaci del tuo ultimo libro, Nuvole al tramonto, pubblicato di recente da Robin Edizioni: come è nata l’idea?

 

 

Un giorno, durante un’escursione, mi sono fermato in un rifugio: ho visto una montagna imponente stagliarsi davanti a me e un ampio prato, così ho immaginato i pensieri di un bambino di fronte a quel paradiso e  sull’onda di quell’emozione, la sera stessa, ho iniziato a scrivere la storia di Martina, sperando che risolvere la sua intricata situazione mentale, avrebbe avuto un risvolto positivo anche per me!

 

Quando e perché hai deciso di diventare scrittore?

Ho scritto il primo breve racconto alle elementari e da allora, la connessione tra fantasia e scrittura si è sviluppata negli anni tra racconti, poesie e canzoni fino a giungere a romanzi veri e propri.

La vera attività di scrittore è giunta oltre i quarant’anni, stuzzicata da mia moglie che asseriva che non sarei mai stato in grado di scrivere un romanzo.

Ho impiegato qualche anno per terminare il primo racconto cambiandolo così tante volte da impararlo a memoria; in seguito ho scritto una decina di libri, ma Nuvole al tramonto è il primo romanzo pubblicato con Robin Edizioni.

Oggi la scrittura è un’esigenza e mi permette di estrapolare dalla mente pensieri sconosciuti.

 

 

Come ti descriveresti, come lettore?

Apprezzo le storie psicologiche e fantastiche, le favole e i classici: ho amato Il Gabbiano Jonathan Livingston e tutti i racconti di Richard Bach.

 

Come valuti la possibilità di auto-pubblicarsi,  per uno scrittore esordiente o comunque non ancora noto al grande pubblico?

L’auto-pubblicazione sembra la strada più semplice e diretta per raggiungere i lettori ma implica grandi sforzi per farsi conoscere.