Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Ho cominciato a scrivere racconti verso i vent’anni, ispirandomi a autori che amo come Salinger  e De Carlo. Per molti anni mi sono dedicato a tutt’altro, poi ho deciso di ricominciare a scrivere perché avevo trovato “la” storia che narro nel mio romanzo storico  La moglie del santo ( Minerva 2019). Il libro ha riscosso un inaspettato successo, è diventato best seller con quattro ristampe in un anno, ha vinto il premio speciale Italia Medievale e il Salone del libro di Torino lo ha inserito nel circuito dei libri sull’amore in occasione di San Valentino.

Parlaci del tuo libro: come è nata l’idea?

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Fin da piccolo il 19 febbraio parenti e amici mi facevano gli auguri per il mio onomastico, san Corrado Confalonieri, un mio avo vissuto nella prima metà del XIV secolo, patrono della città di Noto in Sicilia. Conoscevo vagamente la sua storia, ma mi incuriosiva che fosse sposato. Ho voluto fare delle ricerche partendo dall’albero genealogico della mia famiglia  e ho scoperto che fu la moglie Eufrosina a  metterlo sulla strada della santità, a costo di un grande sacrificio d’amore. Ho voluto ridare voce a una donna dimenticata per secoli: per questo il titolo La moglie del santo.

Progetti futuri ?

Sto scrivendo un nuovo romanzo storico, ambientato nel Rinascimento. Anche questa volta ho pescato dagli archivi di famiglia, protagonista un’altra grande figura femminile.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Direi quotidiano. Sono presente sui social (Facebook, Instagram, Twitter) su cui pubblico pillole di storia, un modo per mantenere un rapporto costante con loro. Con alcuni ci scriviamo anche in direct o su messenger.

E con la lettura?

Sul mio comodino c’è una pila di libri, come immagino sia quello degli amici del Gruppo facebook Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri. Mi piace la narrativa: amo i personaggi forti, coraggiosi che fanno scelte difficili, capaci di reagire anche con ironia alle difficoltà. Non amo invece i personaggi “piagnoni” che incolpano gli altri per le loro  disgrazie.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

I Social e la tecnologia sono fondamentali per tutti gli scrittori. Anche le grandi case editrici fanno promozione su TV e stampa solo per alcuni grandi nomi, quindi per gli altri occorre farsi conoscere attraverso i blogger letterari  o i Gruppi FB, lettori forti fondamentali per il passaparola.