NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Ann Sepolveda, nome d’arte di Alessandro Antonacci, autore dell’acclamato Favole moderne per crescere bambini intelligenti

Alessandro Antonacci

NOVITAINLIBRERIA.IT ha intervistato Ann Sepolveda, nome d’arte di Alessandro Antonacci, autore dell’acclamato  Favole moderne per crescere bambini intelligenti, uno dei titoli più apprezzati degli ultimi mesi, tra le letture dedicate all’infanzia.

 

Alessandro Antonacci

 

Alessandro, parlaci di te: una piccola biografia

Mi chiamo Alessandro Antonacci , sono nato a Fano (1969), nelle Marche, vivo a Campione d’Italia e lavoro come consulente assicurativo in Svizzera. Ho un figlio ed una figlia. Le mie passioni, oltre alla scrittura, sono l’arte moderna e contemporanea, la storia e la vela… Esco in barca ogni volta che posso: in mare d’estate e nel lago nelle altre stagioni.

 

Perché hai scelto uno pseudonimo?

 Ho scelto un nome femminile come omaggio alle mamme ed alla fatica che fanno per crescere i figli. Nel dialetto della mia città Ann Sepolveda significa “non si può guardare”, esattamente come il sole.

 

Come nasce il tuo interesse per la scrittura?

Ho sempre amato scrivere, fin dall’infanzia. Conservo ancora racconti scritti in prima elementare. Penso che la passione per scrittura e lettura siano nate insieme, nel giorno in cui ho imparato l’alfabeto…

 

Parlaci del tuo libro: come è nata l’idea?

 

E’ una piccola raccolta delle fiabe che raccontavo ai miei figli. Ne ho sempre inventate tante, perché preferivano quelle inventate a quelle classiche. Il motivo è semplice: partivo da uno spunto di vita reale. La fiaba del gatto magico per esempio, nasce dal nostro felino domestico. Bastava dire a mia figlia, prima di andare a dormire: “Vuoi sapere la vera storia di Tigre?” ed era immediatamente attenta, concentrata e incuriosita.

 

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Il mio è un rapporto di enorme ansia… Leggo tutte le recensione ed ovviamente anche le critiche.

Quando scrivo una favola devo scendere a compromessi e quando la critica coglie nel segno ne soffro.

Per fare un esempio, ad una lettrice non è piaciuto che la ragazza di una fiaba aspettasse che il proprio innamorato le chiedesse di sposarlo… Lo ha trovato maschilista ed antiquato ed ha perfettamente ragione. Avevo però ambientato il racconto nell’Inghilterra vittoriana e mi sembrava saggio rispettare i costumi sociali dell’epoca. E’ importante far capire ai bambini che quello che oggi ci sembra giusto o normale non lo era in altri tempi; li aiuta a ragionare.

 

 

E con la lettura?

Come detto prima la mia passione per la lettura inizia con la comprensione dell’alfabeto. Da allora non ho mai smesso di leggere e spero di poter continuare a farlo ancora a lungo. Per me andare a dormire significa “E’ ora di prendere il libro”.

Come ti descriveresti, come lettore?

Non ho un genere definito… mi piace leggere di tutto: dopo un libro impegnativo preferisco una lettura “soffice” e viceversa.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

 Qui entriamo in un argomento enorme e complesso dove ci sono tante considerazioni contrapposte.

Nel mio caso, quando ho cominciato a scrivere usavo una olivetti Lettera 35… Ogni errore era un dramma, bisognava cancellarlo a mano e cercare di riallineare esattamente il foglio…

Senza la tecnologia e le reti sociali il mio libro non esisterebbe. Ho potuto pubblicare l’e-book gratuitamente e solo grazie al passaparola di Facebook è arrivato al primo posto fra i bestseller di Amazon. Questo è il motivo per cui le case editrici lo hanno notato ed ora esce in libreria.

 

redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it 

Favole moderne per crescere bambini intelligenti, di Ann Sepolveda

 

 

 

 

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