Lucia La Macchia, siciliana residente in Lombardia, è l’autrice di Arcani Siciliani, (Siciliano editore, 2018) e Incontri, (Pedrazzi, 2019): è appena tornata in libreria con Il Diavolo A Quattro (Montag, 2022) una raccolta di tre racconti che esplorano  la dimensione del sovrannaturale, con personaggi che stanno in bilico tra due dimensioni.

Quanto c’è di te e del tuo vissuto nei tuoi libri?

Io scrivo sempre di cose e argomenti che conosco e penso che ogni scrittore trasferisca un po’ di sé nei suoi personaggi.

Che rapporto hai con i tuoi lettori?

Il rapporto con i miei lettori è assolutamente aperto, io amo che mi si dicano le impressioni ed anche le critiche.

Tutto serve a migliorare.

Quando ha deciso di diventare scrittrice?

Non l’ho deciso, quando mi è stato pubblicato il primo libro sono stata io la prima ad essere la più stupita e ancora oggi mi stupisco, quando mi propongono una pubblicazione.

Che rapporto hai con la scrittura, oggi?

Io scrivo perché amo scrivere.

Quali libri e autori preferisci leggere?

Io amo molto Erri De Luca, mi piace il suo modo di scrivere e, in genere, mi piace tutto ciò che è scritto bene, in modo chiaro, senza troppi fronzoli.

Riesci sempre a trovare un momento da dedicare alla scrittura, durante la giornata?

La mia vita di tutti i giorni è abbastanza impegnativa…ma c’ è la notte: scrivere di notte è la cosa più appagante al mondo.

Come sei arrivata alla pubblicazione de Il Diavolo A Quattro?

La pubblicazione mi è stata offerta direttamente dalla Montag Edizioni:

avevo partecipato ad un premio letterario e, sorprendentemente, mi è arrivata una mail dove mi si proponeva una pubblicazione.