Affrontare l’ombra del maestro e altri racconti dell’invisibile non è così scontato.

Chiamarli racconti potrebbe essere riduttivo considerate le trame così dense di temi che scavano nel profondo, nell’invisibile. Filo conduttore sono la ricerca della verità che abbraccia più aspetti della vita dell’uomo.

A volte ci ritroviamo davanti un finale, altre volte ci perdiamo nei ragionamenti come un buon filosofo ci imporrebbe di fare.

Ma come ci diceva Nietzsche, la verità non esiste. Il mito della verità è stato creato per dare sicurezza all’uomo. L’uomo si sente sicuro dunque solo se riesce a ricondurre ciò che non conosce a ciò che già conosce perché ciò che è noto allevia, calma, appaga.

In questa serie di racconti così lineari dove i temi si intrecciano, l’unica verità saranno gli effetti degli eventi che accadono.

Un libro dove sicuramente si sviscerano aspetti di filosofia dove nulla è ciò che sembra.

Uno stile di scrittura assolutamente classico, quasi di altri tempi, frasi lunghe, linguaggio aulico ma privo di artificiosità.

Consigliato a tutti coloro che amano la filosofia e il potersi perdere tra le righe riflettendo con la propria testa.

Un libro da assaporare lentamente riga dopo riga, pagina dopo pagina.