L’intervista a Scilla Salvi, autrice di Fiori Recisi. Storia di Un’Aspirante Suicida
Scilla Salvi è la scrittrice lombarda che esordisce in libreria con Fiori Recisi-Storia di Un’Aspirante Suicida (Scatole Parlanti, 2023), assecondando finalmente la sua passione per la scrittura: l’abbiamo incontrata per farla conoscere ai nostri lettori.
Che tipo di libro è Fiori Recisi-Storia di Un’Aspirante Suicida?
Il libro affronta il tema del trauma infantile, di come una ferita profonda avvenuta in particolare in giovane età possa determinare
il futuro di una persona, che come un fiore reciso è destinata a deperire.
Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?
Pur non essendo una storia autobiografica, c’è molto di me. soprattutto in alcune descrizioni e riflessioni, nei piccoli dettagli, che pur non essendo essenziali alla trama del romanzo, la arricchiscono e la rendono vera. Ho tratto ispirazione dalla società che mi circonda.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?
Mi piace parlare con loro per carpirne le emozioni suscitate e rispondere alle loro curiosità.
Quali sono i tuoi modelli letterari?
Non ho un modello in particolare, traggo spunto principalmente dalla letteratura contemporanea di autori italiani, sia uomini che donne.
E’ facile conciliare l’attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?
Nel mio caso è quasi impossibile: sono un medico veterinario a tempo pieno e anche una mamma; non rifaccio il letto la mattina, ma appena ho un po’ di tempo, scrivo.
Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?
E’ una storia lunga: ho concluso la prima versione del romanzo diversi anni fa e ho provato a inviare il manoscritto alle case editrici, senza ottenere risposta: allora, mi sono quindi rivolta a un agente letterario, anche per capire se il disinteresse degli editori dipendesse dalla qualità del libro o di eventuali errori, e l’agente mi indicò come riscrivere il romanzo.
Sul momento decisi di lasciar perdere ma dopo qualche anno l’ho effettivamente riscritto secondo le indicazioni dell’agente e questa volta ho ricevuto la proposta di pubblicazione.
Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?
Un autore esordiente che pubblica con una piccola casa editrice indipendente fa molta fatica a raggiungere un pubblico ampio e la costanza e la diversificazione dei mezzi che abbiamo a disposizione, comprese le reti sociali, sono alla base di una buona promozione.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Sto già lavorando a un secondo romanzo e molti lettori vorrebbero un sequel di Fiori Recisi…
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