L’intervista a Jean Pierre Ceccacci, autore de La Vedova Di Murua
Jean Pierre Ceccacci, italo americano, è l’autore de La Vedova Di Murua (Porto Seguro, 2022), un romanzo ambientato sull’isola di Tenerife, nel quale il giovane Edgar si troverà coinvolto in omicidi, intrighi internazionali e in una storia d’amore travolgente e impossibile.
Novità in libreria lo ha intervistato per farlo conoscere ai lettori.
Qual è l’idea alla base de La Vedova Di Murua?
Quante volte ci ricordiamo di un sogno? Per quanto riguarda me… MAI! Sono stato svegliato nel bel mezzo di un sogno, ottenendo così la possibilità di fissare nella mente i punti più salienti di questa incredibile storia. Il resto… è frutto della fantasia e di un forsennato studio.
Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?
Alcuni personaggi sono reali e li ho visti e conosciuti personalmente, quindi renderli credibili è stato facile ma il protagonista non sono io, solo un personaggio che mi somiglia.
Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?
Le recensioni positive, lo ammetto, mi riempiono il cuore, non c’è niente di meglio di un lettore soddisfatto.
Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?
Non credo esista un momento specifico, tutto avviene in maniera molto naturale: si ha davanti un penna, un foglio bianco, si tira un bel respiro e ci si lascia andare… In realtà, nel mio caso, la passione per la letteratura è arrivata in età già matura ma fin da piccolo sono stato appassionato di arte.
E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?
Non molto, la vita corre veloce con tutti i suoi impegni e io arranco per starle dietro, mentre i momenti in cui ci si può rilassare e scrivere sono sempre pochissimi.
Come ti descriveresti, come lettore?
Non di certo uno che DEVE portare a termine una missione, nel senso, se un libro non mi prende… io mollo!
Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?
Ho ricevuto molte proposte da editori diversi, la scelta è stata lunga e difficoltosa ma mi sono affidato a chi sembrava potermi dare più ascolto.
Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?
Determinante, perché puoi scrivere il miglior romanzo del secolo ma se nessuno ti conosce… rimarrà lì, isolato senza il dovuto apprezzamento: la gente segue la moda e se un libro va di moda o se è già stato letto e recensito da tante persone allora si ha qualche probabilità di successo.
Prologo
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