LE FIGLIE DELL’UOMO, di Mauro Caneschi (Arkadia)

Del libro mi ha attirato la copertina. Ho letto la trama e l’ho comprato. Ho avuto la gradita sorpresa di scoprire un Autore che non conoscevo (anche se ha scritto altri libri) e che mi ha colpito per l’originalità della storia e per la scrittura fluida e piena di invenzioni.

Si potrebbe definire un romanzo distopico che comprende due realtà differenti. Nella prima parte del libro cattura la grande abilità con cui viene descritta una emergenza catastrofica che porta geneticamente ala scomparsa del genere maschile. Uno dei protagonisti, un biologo, cerca di trovare una cura che però si rivela affossare definitivamente le speranze del genere maschile.

Nascono così le Sorellanze, gruppi di donne immuni che però hanno il problema di come far progredire la razza umana seppur ridotta ad un solo genere. Nella seconda parte del romanzo, esce prepotente la fantasia dell’Autore che descrive questa nuova società, con i suoi riti e le sue contraddizioni. Solo una donna, ribellandosi allo status quo cercherà una nuova via seguendo un antico scritto giunto nelle sue mani. Un romanzo che cattura e  sorprende, con i suoi salti temporali e le vicende profondamente umane de suoi personaggi ben caratterizzati. Ben scritto e ottimamente condotto.

Recensione di Giorgio Cheli