Alessandro Spocci – “La teoria del rinoceronte”
Alessandro Spocci presenta un romanzo noir incentrato sulla controversa e oscura personalità dell’affascinante protagonista Stefano Forti: uno scrittore maledetto, un traditore seriale, un alcolista impenitente e, forse, un assassino senza scrupoli. La sensazione di precipitare: questo è ciò che provoca nel lettore “La teoria del rinoceronte”; precipitare nel vuoto dell’anima, nelle tenebre della psiche.
«Forse non sono cattivo, soltanto sbagliato»
“La teoria del rinoceronte” di Alessandro Spocci è un romanzo noir narrato in un’intensa e disorientante prima persona dal protagonista Stefano Forti, uno scrittore quarantenne che ha conosciuto il successo e la fama, e che ora si ritrova accusato di uxoricidio: sua moglie Vittoria è stata freddata con un colpo di pistola alla testa nella loro lussuosa casa milanese, e Stefano è il primo e unico sospettato. Il suo avvocato è convinto che l’unica possibilità sia patteggiare dichiarandosi colpevole, per ottenere una pena meno severa: dieci anni di prigione per omicidio preterintenzionale; Stefano, però, continua a ribadire con forza di non aver ucciso Vittoria, di non essere un assassino.
Stefano è un narratore perfetto: il suo modo di raccontare è ipnotico, la sua lingua è tagliente; inoltre, il suo brillante intuito lo porta a comprendere i lati più in ombra dei personaggi che gli gravitano attorno, offrendo al lettore la possibilità di conoscere i retroscena di una storia complessa, caratterizzata da numerose linee narrative che si intrecciano tra loro. Come in ogni noir che si rispetti, il suo protagonista è ambiguo e sfuggente, e con una naturale propensione per i vizi e l’autodistruzione. Per tutta la durata della vicenda ci si continua a chiedere se Stefano sia davvero colpevole, o se sia solo vittima della sua instabilità. La freddezza e l’indifferenza che dimostra quando ripensa alla morte della moglie e la passività con cui accetta il suo destino, contribuiscono a rendere fumosa la sua figura: chi è davvero Stefano? E, soprattutto, cosa sarebbe disposto a fare per raggiungere i suoi obiettivi? Proprio come un rinoceronte, Stefano si getta a testa bassa su quello che ha davanti e se ne frega delle conseguenze: ciò comporta l’essere cattivo o solo l’essere incapace di vivere, di restare nei ranghi del socialmente consentito?
Alessandro Spocci presenta un’opera brutalmente onesta, che non edulcora i fatti ma che colpisce dritto allo stomaco; un romanzo suggestivo e oscuro, che rapisce il lettore e lo scaraventa nell’inferno di un’anima tormentata, negli abissi di una mente in frantumi.
SINOSSI DELL’OPERA. Stefano è uno scrittore, con una bellissima moglie e una vita in bilico tra il successo e la depressione, sempre sul filo della trasgressione. Improvvisamente, la moglie viene trovata uccisa da un colpo di pistola. Non c’è l’arma ma c’è un possibile movente. È l’inizio della fine, lo sgretolarsi di ogni certezza, una caduta libera verso un baratro di sesso, alcool e violenza nel quale il protagonista, alla ricerca disperata di sé stesso, trascinerà inesorabilmente gli altri personaggi e il lettore.
BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Alessandro Spocci è nato nel 1988 a Mantova e vive a Padova. “La teoria del rinoceronte” (Albeggi Edizioni, 2024) è il suo nono romanzo. Precedentemente ha pubblicato: “Vita Vitae” (Albatros, 2009); “Nonostante tutto” (Arduino Sacco Editore, 2011); “Eroe” (Edizioni Tripla E, 2012); “E alla fine ho deciso di sognare” (Il Rio Edizioni, 2014); “Secondo eroe” (Edizioni Tripla E, 2015); “L’ultimo eroe” (Edizioni Tripla E, 2016); “Aconite” (Il Rio Edizioni, 2018); “Saremo sempre io e te” (Il Rio Edizioni, 2021).
Casa editrice: Albeggi Edizioni
Collana: Scratches
Genere: Romanzo noir
Pagine: 256
Prezzo: 18,00 €
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