Intervista a Pier Paolo Stoppino, traduttore del nuovo romanzo di Achilleas Sirigos

Intervista a Pier Paolo Stoppino, traduttore del nuovo romanzo di Achilleas Sirigos

Pier Paolo Stoppino è il traduttore del nuovo romanzo di Achilleas Sirigos, scrittore greco autore delle Cronache dal Futuro: La Straordinaria Storia Di Paul Amadeus Dienach (Χρονικά από το Μέλλον – Η μοναδική ιστορία του Paul Amadeus Dienach TWOP, 2023).

Abbiamo fatto quattro chiacchiere con lui per scoprire qualcosa su questa interessante professione.

Come sei diventato traduttore?

Prima di Cronache Dal Futuro, avevo tradotto solo testi scientifici ma  un giorno mi sono imbattuto in un video su YouTube che parlava del libro ma dopo aver tentato  di acquistarlo, incuriosito, scoprii che la versione Italiana non esisteva ancora! Contattai  l’editore greco e mi proposi come traduttore e, dopo qualche testo di prova,  sono stato approvato come traduttore ufficiale.

Quali autori o generi preferisci e quali vorresti tradurre?

Mi piacciono molto, manco a dirlo, fantascienza, Dick e Asimov su tutti, o fanta-thriller di S King, ma anche saggi filosofici e spirituali: insomma, tutto quanto aiuta a disegnare una visione, di lungo, lunghissimo termine, del futuro.

Hai mai incontrato personalmente uno degli autori che hai tradotto? Che tipo di esperienza è stata?

Ho incontrato in una “call” sia Achilleas Sirigos, che Tonia Tsoumi, la direttrice editoriale e sono due persone splendide, che mettono l’ideale e la soddisfazione di chi lavora prima degli obiettivi economici.

Tradurre è tradire, si dice spesso: personalmente, ritengo che la traduzione e l’adattamento di un testo siano una parte fondamentale del suo successo presso i lettori stranieri, ma come si arriva al migliore adattamento in italiano, senza tradire lo spirito originale del libro?

È vero, la tua interpretazione gioca un ruolo fondamentale, applicare un filtro mentre si legge e si traduce è inevitabile: in questo caso, la parte più difficile è stata rendere l’”imperfezione” di un diario scritto da una persona comune, senza l’obiettivo di essere pubblicato, e con continui salti temporali, a volte non proprio lineari, tra il 1922 e il 3906….

Pier Paolo Stoppino

Che tipo di lettore sei?

Leggere è la mia ‘attività’ più intima, mi piace leggere e prendermi pause per riflettere su quello che ho letto, e soprattutto, per immaginarmi come avrei potuto scriverlo io, o come potrebbe essere reso in un film. Non riesco ad addormentarmi senza prima avere letto almeno qualche pagina, è la buonanotte che mi auto-dedico e concedo ogni sera.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

I nuovi canali possono essere fondamentali, nessuno più di me può esserne convinto, dato che ho conosciuto il ‘mio’ libro attraverso YouTube e FB. Certo, bisogna essere in grado di filtrare le tante sciocchezze e usarli con intelligenza

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

La traduzione mi ha aiutato a capire che scrivere è un’attività così intima, rilassante e persino catartica. Scrivere ti aiuta a recuperare i tempi giusti per tirare fuori quello che hai dentro. Vorrei scrivere un mio saggio/romanzo, mi ci sto cimentando da qualche tempo…vedremo che ne esce.

1 Comment on "Intervista a Pier Paolo Stoppino, traduttore del nuovo romanzo di Achilleas Sirigos"

  1. Come ci si sente ad aver rubato l’idea di qualcun altro??

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