Intervista a Marialucia Semizzi, autrice di Spiritualità E Medicina: I Fondamenti

Spiritualità E Medicina: I Fondamenti,  è un saggio di Marialucia Semizzi (Aracne, 2023), veneta, specializzata in medicina complementare che studia in relazione alla mistica  e alla spiritualità: l’abbiamo intervistata.

Perché mettere in relazione la spiritualità e la medicina?

Perché la mia professione mi ha messo in contatto con tante persone con vissuti particolari che dimostravano il legame  con questa dimensione, mai presa in considerazione dalla medicina nonostante varie e già note evidenze,  e questo mi ha  spinto ad approfondire l’argomento.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Immagino i miei lettori come persone curiose alle quali passare le mie conoscenze perché possano continuare il Cammino che io inizio per il bene della conoscenza e della migliore comprensione dell’uomo e della vita.

Quando e perché hai deciso di diventare una scrittrice?

In realtà non ho mai pensato di diventare scrittrice, ma me ne sono sentita costretta dal fatto che nessun altro aveva provato a scrivere di questo argomento con questo taglio e penso invece possa essere di qualche utilità farlo.

E’ facile conciliare l’attività di scrittrice con la vita di tutti i giorni?

La mia vita è molto impegnata perciò non è facile inserire anche lo studio e la scrittura su altri argomenti, vi dedico le serate (a volte nottate) e il periodo delle vacanze.

Come ti descriveresti, come lettrice?

Sono una lettrice ingorda, mi tuffo nei libri che leggo e li divoro, salvo poi riprenderli in mano con calma e rileggere i passaggi significativi, magari annotandoli su quadernini per averli a portata di mano.

Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?

Il testo era ultimato nel 2012, ma a causa dell’argomento insolito e della forma – il trattato sistematico è decisamente fuori-moda perché la logica del fast-food ha invaso anche l’editoria e si vendono solo testi brevi, agili e sintetici –  varie case editrici l’hanno rifiutato; io non volevo accorciarlo perché mio intento è proprio aiutare la formazione su questo argomento e non divulgare il mio pensiero, perciò l’ho messo in un cassetto aspettando tempi migliori e l’anno scorso ho provato a contattare Aracne Edizioni che ha accettato di pubblicarlo.

Come ti sei trovata con questa casa editrice?

L’editore mi ha dato ampia libertà di strutturazione dei capitoli e di scelta dell’immagine di copertina, solo l’impostazione dell’indice mi pare poco fruibile e mi piaceva di più come lo avevo pensato io, ma nel complesso è stata un’esperienza positiva.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto studiando un aspetto ulteriore di questa materia di confine, e cioè la medianità, facoltà da tutti considerata come un dono o una facoltà in più concessa a persone speciali  cioè i medium, e che invece io considero (dopo aver indagato l’argomento) come un handicap ontologico. C’è una ragione positiva per cui l’essere umano nella sua evoluzione ha perso del tutto le facoltà medianiche che sembra fossero appannaggio dei nostri antenati, però in tanti inseguono questa facoltà e intraprendono percorsi per risvegliarla: penso sia giusto fare chiarezza anche su questo. Se va tutto bene tra un anno o due il testo sarà pronto.