Intervista a Fabio Presicce, autore del thriller storico LA IX REGOLA

Fabio Presicce, ingegnere pugliese, è l’esordiente autore de La IX Regola (Auto-pubblicazione, 2024), un thriller che unisce gli elementi della ricerca genealogica a un mistero legato al segreto dei Templari.

Lo abbiamo intervistato.

Com’è nata l’idea alla base de La IX Regola?

Per caso, durante una ricerca genealogica personale,  mi sono imbattuto in storie e leggende nelle quali si intrecciavano il passato del Salento con quello dell’Ordine dei Templari e questo mix tra realtà e mistero ha acceso la scintilla creativa che ha dato vita al libro.

E’ questo che ti ha spinto a diventare scrittore?

La scrittura di “La IX Regola” è stata quasi una necessità, un modo per dare forma e vita a una storia che sentivo dovesse essere raccontata visto che le connessioni dei personaggi principali del libro sono una vera scoperta nella mia esperienza storiografica e non frutto di invenzione narrativa.

Che rapporto vorresti con i tuoi lettori?

Spero di costruire una connessione basata sulla condivisione di interessi e passioni comuni, specialmente per la storia e i misteri del passato.

Quali sono i tuoi modelli letterari?

I miei modelli letterari spaziano da Umberto Eco, con il suo capolavoro “Il nome della rosa” ma soprattutto “Il Pendolo di Foucault”, a Dan Brown, per il modo in cui intreccia storia, arte e mistero. Entrambi hanno influenzato il modo in cui ho voluto costruire “La IX Regola”.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

Non è sempre facile, ma la passione per la scrittura rende ogni sacrificio un investimento verso qualcosa di gratificante.

Che tipo di lettore sei?

Sono un lettore vorace e curioso, sempre alla ricerca di libri che possano stimolare la mia immaginazione e arricchire la mia conoscenza.

Perché hai scelto di auto-pubblicare il tuo primo romanzo?

La scelta è stata dettata dal desiderio di mantenere un controllo creativo completo sulla mia opera: il processo non è stato privo di sfide, ma grazie alle risorse disponibili online e al supporto di una comunità di autori indipendenti, sono riuscito a navigare questo percorso.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Le reti sociali e la tecnologia sono risorse inestimabili per uno scrittore indipendente, offrono piattaforme per connettersi con i lettori, condividere contenuti e promuovere il proprio lavoro, superando le barriere tradizionali dell’industria editoriale.