FIORI RECISI. Storia di un’aspirante suicida, di Scilla Salvi (Scatole Parlanti)
“Fiori recisi – Storia di un’aspirante suicida” è un titolo che può incutere timore e non incoraggiare a leggere il libro, ma in realtà è la storia perfetta se amate il genere psicologico/mistery perché esplora il mondo interiore della protagonista, i suoi stati d’animo, i suoi traumi tra realtà e fantasia, verità e finzione e il suo passato. Stella soffre davvero di amnesia dissociativa e ha creato dei falsi ricordi o i traumi che ha subìto sono reali? La sua psichiatra e Omar nascondono qualcosa? La scrittrice Scilla Salvi affronta temi tosti, “forti”, che difficilmente vengono trattati ma lo fa con delicatezza, senza mai eccedere nel dramma o nella pesantezza e la storia man mano che va avanti diventa sempre più coinvolgente come un puzzle che non vedi l’ora di risolvere. È una lettura intensa, impegnativa, però le 140 pagine sono molto scorrevoli e permettono di leggere il libro in pochi giorni. Assolutamente consigliato!
Per le tematiche affrontate questo libro è rivolto ad un pubblico adulto.
Recensione di Vanessa Vanini
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