Comuni-CARE, di Valentina Di Ludovico

Novità in libreria ha scelto per voi un saggio destinato a operatori e studenti del settore della salute mentale, a firma Valentina Di Ludovico, tecnico della riabilitazione psichiatrica e coordinatrice del servizio di riabilitazione presso la Casa di Cura Villa San Giuseppe ad Ascoli Piceno.  

Comuni-CARE: il corpo e la cura oltre le parole- guida pratica: come progettare un training di gruppo sulla comunicazione assertiva (Edizioni Alpes 2021): il volume vuole proporre in chiave ironica una guida pratica per la progettazione di un protocollo di comunicazione descrivendo nella prima parte quali sono le caratteristiche di un progetto terapeutico riabilitativo, il ruolo del conduttore, le strategie di conduzione, l’importanza della motivazione, dell’ironia e del gioco nei gruppi e le tecniche/pratiche utilizzate nel protocollo. Una seconda parte invece è dedicata alla descrizione dettagliata degli incontri integrando strategie di comunicazione verbale e non verbale a schede tecniche e Toolbox per gli operatori del settore della salute mentale. Il linguaggio chiaro e l’introduzione di mini-racconti su come la difficoltà di comunicazione e relazione abbia influenza sul nostro agire quotidiano rende il libro accessibile a tutti. Il libro è dedicato sia ai professionisti della salute mentale sia ad una popolazione più ampia che abbia interesse verso il mondo della comunicazione e della riabilitazione.

Destinato a chi opera nel settore della salute mentale, in particolare psichiatri, psicologi-psicoterapeuti, tecnici della riabilitazione psichiatrica ed educatori, Comuni-CARE è una guida pratica che pone l’accento su quanto lavorare solo sulla parola non basti, avere consapevolezza del corpo ed essere gentili con noi stessi e con gli altri potrebbe essere la chiave di svolta per rendere l’assertività uno stile di vita consapevole e spontaneo. Questo libro è stato pensato per dare ai professionisti della salute mentale indicazioni per progettare e condurre un intervento di gruppo di comunicazione assertiva, partendo dal presupposto che “fare riabilitazione” non si riduce solo alla mera applicazione di un protocollo ma presuppone anche conoscenza, esperienza, creatività, curiosità e flessibilità utili al contatto empatico necessario per individuare quali siano i bisogni dei singoli partecipanti nel gruppo, favorendo un clima di fiducia e apertura.