“Come la neve nessun rumore” la sesta indagine del commissario Gelsomino, il nuovo libro thriller di Marco Lugli

“I soccorritori ritengono che Ivan sia riuscito a sganciare entrambi gli scarponi dagli attacchi degli sci e a mettersi seduto. A volte gli sci si sganciano da soli, ma erano comunque entrambi riposti l’uno accanto all’altro vicino a lui, quindi pensiamo che li avesse ancora agganciati quando si è ritrovato a terra, li abbia sganciati e poi forse usati come stampelle per mettersi seduto. Era ancora in quella posizione, raggomitolato nelle sue stesse braccia. Ci è voluto un bel po’ prima che…» «Una fine terribile» commentò Gelsomino. «Se a un alpinista chiedi come vorrebbe morire, ti risponderebbe: in montagna, contemplando le montagne.»

«Dici sul serio?» «Beh, la fusione con la natura anche nel momento estremo è molto romantica, se ci pensi.» Gelsomino scrollò il capo, incapace di comprendere come l’aggettivo romantico potesse trovare posto in quella conversazione”.

Ecco “Come la neve nessun rumore” indagine ad alta quota per il commissario Gelsomino, il nuovo libro di Marco Lugli, in distribuzione da Maggio 2024.

Reduce dai precedenti successi, Marco Lugli torna con la sesta indagine del suo personaggio più famoso: il commissario leccese Luigi Gelsomino. Il romanzo è preceduto infatti da diversi episodi: Nel Tuo Sangue, Ego Me Absolvo, La Madre [Romanzo Finalista Amazon Storyteller], Le Sepolture ed È solo il mio nome.

Ambientato per la prima volta fuori dal Salento, terra natia di Gelsomino, il romanzo vede snodare la propria vicenda in Val di Fassa, della quale presenta fin dalle prime pagine la meravigliosa cornice dolomitica. Scelta la nota valle ladina come meta delle proprie vacanze invernali, il commissario, si trova coinvolto suo malgrado in un’indagine surreale, dove il malcapitato protagonista è il giovanissimo Ivan, aspirante guida alpina, figlio dell’imprenditore Tiziano Detomas.

Il testo di Lugli fotografa con precisione la complessa realtà di coloro che vivono in montagne dalla forte vocazione turistica: stretti tra il desiderio di preservare le bellezze naturali e quello di sopravvivere grazie alle stesse. Una contraddizione che ben viene raccontata nel romanzo di Lugli, e che vede contrapposti in due visioni differenti Ivan e suo padre.

Il romanzo presenta storie veraci e personaggi ben costruiti. Nuovi e vecchi volti si mescolano insieme creando, con Gelsomino, un dream team capace di andare a capo della verità assoluta.

Sullo sfondo una storia avvenuta vent’anni prima, con protagonisti Livio Pederiva e Piero Bernard, due alpinisti la cui amicizia si è interrotta “per il taglio di una corda”. Stesso taglio che Lugli utilizza per raccontare la sorte di Ivan in un thriller avvincente e sensazionale.

Un testo scritto con un linguaggio semplice, capace di presentare scenari naturalistici e spaccati sociali. Un libro secondo il quale la miglior morte auspicabile per un alpinista è tra le montagne, guardando le montagne. Una fine capace di arrivare con passo lento e senza far rumore, proprio come suggerisce il titolo.

Un romanzo adatto agli amanti del giallo italiano e che, ancora una volta, attraverso il personaggio di Gelsomino, regala al suo pubblico un’indagine senza pari.

Quarta di copertina (sinossi)

Una tragedia in alta quota.
In un ambiente nuovo, ostile quanto affascinante, capace di mettere a nudo ogni sua goffaggine, il commissario leccese Luigi Gelsomino è l’impreparato spettatore di un’indagine anomala, in cui il freddo è l’arma del delitto.
Sfregiata dallo sfruttamento turistico, inaridita dallo scioglimento delle nevi perenni, la Montagna sembrerebbe aver preteso il suo tributo in vite umane.
Se non fosse per una corda, recisa con un taglio netto.

Info biografiche:

Marco Lugli è uno scrittore indipendente che vive e lavora tra l’Emilia e il Salento. Ai noti romanzi gialli dedicati alle indagini del commissario Luigi Gelsomino affianca titoli di narrativa contemporanea.
www.marcolugli.name @marcoluglimk.

Link di vendita online:

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