Abbiamo intervistato Michele Siliprandi, l’esordiente autore de L’Anima E La Coda

Abbiamo intervistato Michele Siliprandi, l’esordiente autore de L’Anima E La Coda

Abbiamo intervistato Michele Siliprandi, l’esordiente autore de L’Anima E La Coda (Auto-pubblicazione, 2022) un originale romanzo che segue le vicende di alcuni personaggi impegnati a ricercare un senso alle proprie esistenze, che si incontrano per caso in un paesino di montagna.

Un gruppo di personaggi, attraverso percorsi diversi, si trovano insieme in un villaggio tra i monti, alla ricerca di qualcosa che hanno perso dentro di loro: come è nata l’idea de L’Anima E La Coda?

L’idea è nata molti anni fa, anche se si è concretizzata in un romanzo più di recente, ed è nata pensando ai personaggi e alle loro vite,  immaginandone il desiderio di serenità  e le difficoltà incontrate a trovare la propria (in senso di autentica) strada, che è un percorso difficile per chiunque; mi sono ispirato anche agli argomenti che mi stanno particolarmente a cuore, come la tragedia dei nativi d’America o lo spopolamento del nostro territorio collinare e montano.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

Io non sono nessuno dei personaggi del mio romanzo eppure ho vissuto  con loro molto del mio tempo e ho provato le medesime emozioni, gli stessi sensi d’ingiustizia o i piccoli trionfi, quindi posso rispondere: nulla e tutto, perché ognuno di noi è  ciò che è ma anche ciò che vorrebbe essere.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Essendo alla mia prima pubblicazione, posso dirti piuttosto quale rapporto auspico o immagino con i lettori: mi auguro che quello che scrivo piaccia e che anche il lettore entri nel libro, nei personaggi e nella storia e si affezioni a, per esempio, Lisa, Pietro e Nestore com’è stato per me.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Non so se si decide di essere “scrittore”: io mi  sono trovato a scrivere e forse sono diventato scrittore quando, finito il mio romanzo, ho deciso di pubblicarlo. Prima mi bastava scrivere e immaginare.

E’ facile conciliare l’attività di scrittore con la vita di tutti i giorni?

Diciamo che, nel mio caso, il piacere di scrivere ha avuto e ha la funzione di aumentare il piacere della ” vita di tutti i giorni”.

Come ti descriveresti, come lettore?

Non esigente ma allergico ai luoghi comuni.

Come sei arrivato alla pubblicazione del tuo libro?

Ho deciso di auto-pubblicare il libro sostanzialmente perché m’intrigava farlo e la difficoltà, ora, è farlo conoscere.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Conosco amici che hanno scritto libri bellissimi che sono rimasti sconosciuti perché gli editori, non nomi di primissima fascia ma nemmeno  piccoli, non li hanno promossi in modo adeguato e ho letto libri banalissimi divenuti best seller perché scritti da personaggi già noti; quindi ho capito che la pubblicità – anche per mezzo dei canali sociali – può risultare importante per la diffusione di quel che si è scritto.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Sto pensando di pubblicare una raccolta di racconti scritti in vari periodi della mia vita e recentemente mi sono trovato a scrivere altre avventure e emozioni per i personaggi del romanzo L’Anima E La Coda.  che arrivano con le loro storie e mi costringono a scriverle… Vedremo. 

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