Abbiamo intervistato Luca Viozzi, in occasione della nuova indagine del commissario Salviati “Il terzo segreto”

Torna in libreria Luca Viozzi, che dà un seguito a Delitto Sotto Le Torri (Giaconi, 2022); ne Il Terzo Segreto – Delitto Sotto Le Torri 2 (Giaconi, 2023) ritroveremo il commissario Filippo Salviati, alle prese con un intricato caso di omicidio per il quale avrà bisogno dell’aiuto di un’enigmatica giornalista.

Abbiamo intervistato l’autore, per i nostri lettori.

Perché scrivere un seguito di Delitto Sotto Le Torri?

Perché avevo una grande voglia di ritrovare il commissario Salviati che aveva una storia da raccontarmi e l’ho trascritta sulla carta.

Com’è cambiato, se è cambiato, negli anni e rispetto al libro precedente, il tuo rapporto con la scrittura?

Negli ultimi due anni sono cambiate tante cose ed è cambiato anche il modo di scrivere: lo stile è lo stesso, il gusto per i colpi di scena è rimasto, ma i capitoli sono più asciutti, perché ho capito che, a volte, troppe descrizioni distraggono il lettore e non creano il giusto ritmo.
 

Ritieni che gli anni difficili che stiamo vivendo abbiano influito sui gusti e la sensibilità dei lettori?

Il romanzo giallo piace e affascina sempre tutti, è senza tempo, incuriosisce, allena l’intuito e fa riflettere su vari temi.
 

Ritieni che la narrativa contemporanea possa soddisfare le esigenze dei lettori o trovi che manchi qualcosa all’offerta odierna?

Da scrittore, ancora esordiente nonostante sia alla seconda pubblicazione,  non so darti una risposta ma da lettore accanito penso che nelle librerie ci sia una offerta di libri molto ampia e che ognuno abbia il suo racconto da poter scegliere e gustare.

 

Ritieni che le nuove forme dell’editoria, (auto-pubblicazione, editoria a pagamento piattaforme o collettivi) posano essere un limite o una risorsa per uno scrittore?

L’auto-pubblicazione è una opportunità sicuramente ma, per quanto mi riguarda, senza il supporto del mio editore Simone Giaconi non avrei mai raggiunto il successo che ho avuto. La sua esperienza è stata importante.
 

Che consigli daresti agli scrittori esordienti?

Abbiate il coraggio di osare, di provare: io ho scritto molto prima del primo romanzo ma nessuno dei miei scritti precedenti è stato pubblicato e questo mi ha fatto capire e imparare fino a che non ho scritto il romanzo giusto.