Abbiamo intervistato Giulio Giorgetti, autore di Immortal1 – Spie Di Fiducia

Abbiamo intervistato Giulio Giorgetti, autore di Immortal1 – Spie Di Fiducia

Giulio Giorgetti, romano, è autore di  Immortal1 – Spie Di Fiducia (Auto-pubblicazione, 2024)romanzo ambientato in una Roma del futuro nella quale una piccola ditta di tecnologie  sviluppa un potente software che promette l’immortalità; Giorgetti ha scritto diversi saggi ma questo è il suo esordio nella narrativa. Lo abbiamo intervistato.

Come è nata l’idea alla base di Immortal1 – Spie Di Fiducia?

Avevo voglia di scrivere una sceneggiatura per una possibile serie tv che prendesse spunto proprio dal mio saggio Rivoluzione Digitale Italiana e ho scritto così soggetto e trattamento di uno Spy Thriller; ho ritenuto utile scrivere un libro visto che quasi tutte le ultime produzioni televisive sono basate proprio su successi letterari.

Quanto c’è di te e delle tue esperienze personali nei personaggi e nelle vicende dei tuoi libri?

Nella mia vita ho vissuto molte esperienze e sono stato a contatto anche con forti centri di potere e  Geopolitica e spionaggio, misti alla tecnologia e alla fantascienza, sono le mie passioni. In Immortal1 c’è tutto questo.

Qual è il tuo rapporto con i tuoi lettori?

Quando scrivo lo faccio per loro, voglio comunicare e, se possibile, informare e educare.

Dai saggi ai romanzi: è stato un passaggio facile?

 Nei primi due libri sul mondo sportivo insegno alle persone a gestire in maniera corretta la passione per il calcio e le scommesse sportive, mentre  il saggio sulla rivoluzione digitale italiana l’ho pensato più per il mondo della politica e dell’imprenditoria; con Immortal1 sto scoprendo un mondo nuovo, non immaginavo che ci fosse così tanta passione per il mondo dei thriller ad esempio.

Quando e perché hai deciso di diventare uno scrittore?

Avevo voglia di comunicare, educare e condividere le mie esperienze e, all’inizio, non pensavo nemmeno di essere uno scrittore, bensì un esperto della materia che aveva creato un contenuto da diffondere. Solo ora sento di essere diventato uno scrittore e mi sta piacendo.

Quali sono i tuoi modelli letterari?

 Ho riscoperto la letteratura solo negli ultimi anni, mi sono concentrato sui classici, come Pirandello e Sciascia, due autori che sento molto vicino a me, il primo come stile, il secondo come capacità di analisi razionale; inoltre, avendo letto molta letteratura russa, credo che qualche traccia sia rimasta nel mio modo di scrivere.

Come ti descriveresti, come lettore?

Un ricercatore, leggo per conoscere e per riflettere, più che per sognare. Il libro mi deve dare modo di crescere come persona.

Perché hai scelto di auto-pubblicare il tuo libro?

Per Immortal1 cercavo una  grande casa  editrice perché sogno di farlo diventare una serie tv ma, avendo contatti diretti, ho preferito auto-pubblicarlo come i tre saggi precedenti, cercando di fare numeri importanti e svegliare così l’attenzione di un editore forte che si interessi al mio progetto.

Come valuti l’influenza e l’importanza delle reti sociali e della tecnologia per uno scrittore indipendente o comunque che pubblica al di fuori dei colossi dell’editoria?

Al momento mi pare che ci siano troppi autori e le reti sociali siano inflazionate ma sto investendo tempo e soldi per la promozione del libro e quello che posso dire è che ci vuole pazienza.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Già mi stanno chiedendo il seguito di Immortal1, pensato come la prima stagione di una serie tv, quindi c’è già spazio per la creazione di una collana.

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