Abbiamo intervistato Antonella Iadicicco Russo, autrice di Studio 54 – Laurearsi a cinquantaquattro anni
Antonella Iadicicco è l’esordiente autrice di Studio 54 – Laurearsi a cinquantaquattro anni (Tabula Fati, 2024), un libro a metà tra un saggio e un libro di memorie, nel quale racconta e analizza l’esperienza di riprendere gli studi in età adulta e si sofferma a riflettere sul ruolo e il valore dalla comunicazione al giorno d’oggi.
Perché hai deciso di scrivere un libro così particolare?
Ho deciso di raccontare la mia esperienza, per informare i lettori, motivarli ed emozionarli attraverso la mia storia.
Che tipo di libro è, Studio 54?
Un memoir, nel quale sono protagonista insieme a docenti, amici vecchi e nuovi, ed eventi privati e pubblici; inoltre, analizza il tema della comunicazione da tanti punti di vista.
Cosa ti aspetti dai lettori?
Durante le prime presentazioni mi sono confrontata con le loro domande, ora attendo le recensioni.
Cosa ti piace leggere?
Amo i classici, con cui mi sono formata e ho imparato anche ad apprezzare gli autori contemporanei come Raymond Carver, Don DeLillo, Will Eisner, Alessandro Baricco e Chuck Palahniuk.
Che tipo di lettrice sei?
Leggo molto ma non sono costante.
Come sei arrivata alla pubblicazione del tuo libro?
Ho conosciuto l’editore Marco Solfanelli e gli ho proposto il mio manoscritto che è stato subito accolto con entusiasmo.
Avresti preso in considerazione altre forme di pubblicazione?
Non avrei escluso ‘auto-pubblicazione, anche se avere dietro un “addetto ai lavori” con anni di esperienza è senz’altro un plus-valore.
Come valuti il contributo delle reti sociali, nell’ambito della promozione di un libro?
La rete è ormai uno spazio virtuale ma non irreale. Ben vengano i contenuti dal basso e le nuove tecnologie.
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